L’Anci: sostegno a luoghi (musei, biblioteche), associazioni culturali, e – novità – ai cittadini. Perché le proposte interessano se abbiamo un desiderio di bellezza.
Servono misure urgenti per la cultura: è evidente, lo chiede l’Anci. Chiede, soprattutto, che le proposte partano da un dato di fatto: che il ruolo dei Comuni sia riconosciuto. La cultura è elemento essenziale della città, della cittadinanza. Tant’è che ha una redditizia ricaduta sul proprio territorio.
Nella pratica e per salvaguardare il ruolo sociale ed economico che la cultura svolge nella città, chiediamo l’istituzione di un Fondo CuraCultura da destinare ai Comuni, con una dotazione di 100mln di Euro. Tale Fondo servirà a sostenere i luoghi della cultura a titolarità civica (musei, biblioteche), i centri culturali e – con affronto del tutto innovativo – a rilanciare la domanda nei cittadini.
Cominciamo dall’ultimo punto, che è il più interessante, per me. Come si legge nel testo completo degli emendamenti trasmessi, il Fondo CuraCultura sarà destinato anche a “sostenere la domanda culturale nelle Città, attraverso azioni che contribuiscano al contrasto della povertà educativa, a compensare la contrazione della domanda culturale e ad accelerare la propensione alla partecipazione culturale per gli abitanti, con particolare attenzione ai territori con minori indici di partecipazione e consumi culturali. Le azioni possono articolarsi sia attraverso un sostegno diretto ai cittadini, anche mediante l’istituzione di specifiche “card” di spesa, sia attraverso il finanziamento di azioni finalizzate all’allargamento del pubblico ordinario di fruitori di cultura.”
Ci si è accorti, finalmente, che è il desiderio a muovere la persona: è l’esperienza di tutti noi. Uno va al cinema e dopo un po’ si accorge di non volerne più fare a meno. Chi legge, uguale. Chi va al museo, pure, o a teatro. “Come ho fatto a stare cinquant’anni senza teatro?”, mi ha detto un persona, dopo esserci andata durante l’estate, in Arena San Domenico. Come mai, allora, questi luoghi sono meno frequentati dei centri commerciali? Perché un’esperienza, per essere tale, va fatta. Non vale se ce la raccontano. Per questo è così importante risvegliare il desiderio di bellezza che c’è in ognuno. Per fare entrare a teatro chi non ci va abitualmente, per esempio.
Il sostegno alla domanda colma un vuoto nelle misure fin qui adottate dal Governo e consente ai Comuni di promuovere politiche mirate. Allo stesso tempo il Fondo potrà sostenere la ripresa dei consumi culturali oggi pesantemente ridotti sia a causa della chiusura dei luoghi della cultura, sia a causa della complessa crisi sociale ed occupazionale.
Il pacchetto degli emendamenti è stato trasmesso da Anci alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati dove avrà inizio il percorso parlamentare della Legge di Bilancio.
E’ quanto chiediamo per la ripartenza del settore cultura nelle città i cui danni derivanti dal lockdown rischiano di protrarsi nei prossimi mesi e anni. Sono misure urgenti, mi auguro che vengano adottate.