Il Cavallo di Troia scende dal San Domenico e arriva nel traffico con noi

cavallo di Troia piazza del Lavoro Forlì

Il Cavallo di Troia, l’arte ogni giorno a Forlì

Il Cavallo di Troia non si ferma e prosegue. Dall’ingresso dei Musei San Domenico è stato ricollocato sulla rotonda di Romagna Acque, in precedenza occupata dal totem del Teatro Diego Fabbri. Oggi il Cavallo si impone al centro della rotonda a proseguire il valore delle grandi mostre e ricordare la vocazione culturale di Forlì. Avevamo già annunciato la scelta, condivisa con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che simboleggia la potenza dell’arte e le molteplici declinazioni del suo linguaggio.

Proprio perché il Cavallo di Troia ha simboleggiato la grande mostra su Ulisse non è che, siccome la mostra è finita e arriva Dante, sparisce. Nemmeno è un semplice spostamento: posizionato davanti all’ingresso del San Domenico per la mostra di Ulisse adesso si sposta da un’altra parte purchessia.

Sarà che il Cavallo, pur finto, suscita l’immagine di un essere vivente, vitale, sarà che sembrava perfino troppo serio e come non biasimarlo sapendo com’è andata la Mostra di Ulisse che rappresentava: una mostra che si è fatto appena in tempo a inaugurare e subito chiusa per il Covid. Poi riaperta, con tutte le precauzioni del caso. Tanto vitale e tanto imponente da poter portare il valore della cultura fino a noi, presi dalla fretta dei nostri impegni

Insomma il Cavallo è sulla rotonda, in uno dei punti dove passiamo in auto, molti quotidianamente. E da lì, bianco e anche meno austero, sempre imponente, ci ricorda che la cultura e l’arte sono di tutti, possono essere vissute ogni giorno. Come a Forlì, anche in mezzo al traffico.

 

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Il Cavallo di Troia scende dal San Domenico e arriva nel traffico con noi – Valerio Melandri

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