Le cose belle iniziano sempre con un imprevisto… come una telefonata del Rotaract alla scoperta dei tesori che nasconde la nostra Forlì. Facciamoli emergere!

Qualche settimana fa ci telefona una ragazza, Alessandra Michelacci.

Il Rotaract Forlì vuole fotografare alcune location del patrimonio culturale forlivese, quelle meno note, aggiungere le righe di spiegazioni, e inserire il tutto in una pubblicazione benefica. Il ricavato aiuterà bambini ammalati di autismo, per i quali la bellezza della vita non è proprio immediata (ma per chi lo è?).

La mia risposta sono due parole: massimo sostegno, dopodiché passo la questione ai miei collaboratori e qui inizia un dialogo, si valuta, si propone, finché si decide di mostrare dal di dentro questi luoghi. Quindi non appena fotografare Palazzo Romagnoli, il Merenda, l’ex Gil e fornire i dati per le didascalie, ma entrarci, dire la storia che narrano, come e perché sono diventati patrimonio cittadino.

Alessandra, che è la coordinatrice del progetto, appassiona il gruppo: Beatrice Biserni presidente Rotaract Forlì, Chiara Marzo, Vittoria Zangara, Federica Flamigni e si aggiunge in corsa un ragazzo, Enrico Antonellini, in questa che per noi è anche una promozione dei nostri tesori.

E’ stato un tour possibile grazie alla passione dei nostri collaboratori Flora Fiorini, Maurizio Tassani, Mario Proli. Hanno fatto entrare il gruppo non appena a Palazzo Romagnoli, in Biblioteca, nell’ex Gil, ma hanno introdotto chi ascoltava al cuore della vicenda che ha originato tutto ciò.

Flora Fiorini ha fatto conoscere il fondatore dell’omonima Collezione a Palazzo Romagnoli, Giuseppe Verzocchi, l’operaio che ha fatto fortuna, innamorato del lavoro (e faceva mattoni refrattari mica la Gioconda!). Per Verzocchi il lavoro era espressione dell’uomo, e quanto ha da dire ancora a tutti noi che almeno una volta abbiamo esclamato ‘Oddio domani è di nuovo lunedì!’.

Maurizio Tassani appassionato di Dante Alighieri ha mostrato parte dell’immenso patrimonio librario dantesco della nostra Biblioteca. C’è un inestimabile frammento del 1400, miniato, della Divina Commedia, ovviamente manoscritto. Un gioiello. Era stato usato come copertina finché un bibliotecario non lo ha riconosciuto portato alla luce.

Mario Proli, giornalista, divulgatore, Responsabile del nostro Ufficio Stampa, ha mostrato l’ex Gil, inquadrandolo nel suo contesto storico di riferimento, raccontando di Forlì, accompagnato il gruppo fin in cima alla torre dell’edificio.

Il nostro patrimonio culturale è vivo a prescindere… servono persone vive che lo facciamo emergere!

E adesso a voi Alessandra, Beatrice, Chiara, Vittoria, Federica ed Enrico! Tornate, Forlì ha tanto altro da mostrarvi, tornate perché tra amici si fa così!

03.09.20 Visita presso Monumenti della città di Forlì per il progetto #cutura2072 promosso dal nostro Club e sviluppato…

Pubblicato da Rotaract Club Forlì su Venerdì 4 settembre 2020

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