Sulla scuola sono stati fatti investimenti a dir poco imponenti, non si è parlato d’altro in questi mesi. Che senso ha avuto dirigervi tutte le risorse se poi la decisione è di chiudere?
Il nostro Sindaco ha indirizzato un lettera al presidente della Regione Emilia-Romagna dove scrive, tra l’altro: “La didattica in presenza resta fondamentale e deve essere la priorità. Dobbiamo difenderla sempre, laddove possibile. La scuola, caro Presidente, è la nostra linea del Piave, il punto di resistenza del nostro amato Paese.”
Lettera aperta al Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini
Gentile Presidente,
si susseguono con insistenza le indiscrezioni circa un ritorno a forme di didattica a distanza anche per le scuole primarie e secondarie di primo grado. Chiudere la scuola a marzo è stata forse una decisione inevitabile, dolorosissima, che ha determinato seri danni al percorso di apprendimento e alla crescita educativa dei nostri studenti. Riaprila a settembre era quindi un atto dovuto, necessario e un dovere nei confronti del futuro dei nostri ragazzi. Una decisione che è costata fatica organizzativa, sacrifici e la riformulazione dell’offerta didattica ad ogni livello. Ma se la nostra scuola oggi può dirsi sicura il merito è di tutti. Dei ragazzi prima di tutto, delle loro famiglie, degli insegnanti e di tutto il personale scolastico che hanno costruito, investendo energie e risorse, una scuola a misura di studente, calibrata sull’assoluto rispetto dei protocolli di sicurezza e delle misure di contrasto anti covid-19. Richiuderla dopo una faticosa ma necessaria ripartenza sarebbe un errore imperdonabile, una sconfitta per tutti. Anche perché i numeri che quotidianamente ci riporta la sanità pubblica ci confermano che i contagi non avvengono in aula e all’interno degli istituti bensì all’esterno, nei percorsi casa/scuola, sui mezzi pubblici sovraffollati, e nelle attività extrascolastiche.
L’appello che Le rivolgo da nonno, prima ancora che da Sindaco di una grande città, è quindi di continuare a garantire la scuola in presenza nei plessi della nostra Regione perché in ballo c’è il futuro di un’intera generazione e il diritto allo studio di migliaia di ragazzi.
Cordiali saluti,
Gian Luca Zattini