IL RESTO DEL CARLINO, 9/1/22
I soldi del Pnrr
È inutile ristrutturare, risistemare, riassestare gli edifici pubblici, se non c’è un’idea su come utilizzarli, un progetto su come viverli.
Occorre prima definire un progetto, condividerlo, e soprattutto coinvolgere cittadini e associazioni per vedere se di quel recupero, di quell’edificio c’è veramente bisogno. Perché una cosa è chiara: non si può fare tutto.
Noi abbiamo fatto delle scelte.
Questo Comune non aveva uno spazio per la musica e per questo si è scelto di investire nell’ex Cinema Odeon per farlo diventare un Auditorium della Musica.
I lavori partiranno a inizio anno e finiranno entro il 2023: 1800 ragazzini che studiano musica, così come i grandi interpreti, avranno finalmente una casa.
A questo Comune mancava poi uno spazio per tutto ciò che non è solo musica, o solo teatro, ma performance artistica e moderna, e si è deciso di ristrutturare l’ExAtr per farlo diventare la ‘Casa del
Contemporaneo’.
Il nostro punto di forza turistico-culturale sono i Musei San Domenico?
Ecco allora l’idea di allargarli, ricostruendo il ‘quarto braccio’, quello distrutto in passato, per renderli ancora più accoglienti e spaziosi.
E la biblioteca?
Il Palazzo del Merenda lasciato andare negli anni passati, è stato preso in mano ed è stato finanziato ed entro il 2026 tutto il restauro dell’intero primo piano sarà terminato.
Insomma, fare cultura non significa soltanto riqualificare contenitori, spendendo soldi e tempo, per poi lasciarli vuoti, e dopo qualche anno, ahimè, ristrutturarli nuovamente perché pseudo-abbandonati (come è successo con la Rocca di Caterina).
Sono giunti oltre 20 milioni di euro di finanziamenti da spendere entro il 2026.
Questo Comune aveva già deciso di riqualificare questi luoghi, perché già ne aveva deciso una destinazione, ma l’aver ricevuto questi finanziamenti così importanti è uno stimolo in più ad essere
ancora più veloci, per restituire alla città dei luoghi vivi, atti all’uso quotidiano.