Qual è la vera novità di #ArenaSanDomenico?
Si chiama principio di sussidiarietà…. Eh che parolone… ma molto più semplicemente significa che il Comune “se può, fa fare”. Il Comune sostiene chi sa fare.
Il Comune non impone a tutti la propria idea, come succedeva in passato. Ma si mette a disposizione fin dove si può perché ognuno con esperienza e talento possa realizzare la propria.
#ArenaSanDomenico è un esempio di questo nuovo metodo: “Il comune mette l’hardware, la società civile mette il software”.
Ecco cosa abbiamo fatto: il Comune ha messo a disposizione lo spazio individuato. Ne ha curato l’allestimento, che di questi tempi non è uno scherzo per la sicurezza, il palco, la torre per il service di base che si occupa di illuminare, microfonare, accompagnare al posto gli spettatori.
Quello che io chiamo l’hardware.
Poi ha invitato gli artisti: fatevi avanti, riempite il calendario che va dall’1 Luglio al 19 Settembre. Il Comune vi mette a disposizione gratuitamente #ArenaSanDomenico, al resto pensate voi.
Gli artisti: il software. Esperienza e talento.
Alcuni hanno voluto allestire il palco in modo più importante, hanno scelto e pagato per un service più massiccio.
Altri hanno scelto di chiedere l’ingresso a pagamento.
Anche qui liberi tutti.
L’incasso resta a loro. Difatti per i biglietti non c’è un riferimento comunale, risponde la Compagnia che mette in scena lo spettacolo.
È rischioso? Di sicuro chi non deve scegliere nulla, service o biglietto che sia, non rischia nulla. Quindi la risposta è: sì, è più rischioso, per tutti. La libertà è sempre rischiosa. Per questo si sta insieme. Si chiama condivisione del rischio ed è il suo bello.
Conviene!
Se non scommettiamo sulle capacità dell’altro ci appiattiamo. E se ci appiattiamo non ci accorgiamo che il mondo cambia, non cogliamo le necessità che emergono. Quindi non solo è conveniente ma è l’unica strada per migliorare.
Insomma, la vera novità non è che abbiamo fatto l’Arena San Domenico.
È molto di più: si chiama valorizzare tutto il bello che c’è in questa città, mettere coloro che vogliono fare… nella condizione di realizzarlo!
È l’unico metodo che conosco per fare il bene della città.