Il progetto del SAN – Spazi Artistici Nuovi porterà la cultura a Forlì in un modo mai visto prima: diffuso, vivibile, quotidiano e facilmente fruibile.
Per la prima volta, vogliamo creare a Forlì uno spazio nuovo, un vero e proprio polo culturale che possa raggruppare tutte le diverse correnti artistiche importanti per Forlì e per la sua storia.
Concretamente, il SAN è quello spazio che ha al centro i Giardini del SAN Domenico e si estenderà fino all’ex Asilo SANtarelli, comprendendo il SAN Sebastiano e il SAN Giacomo.
Grazie a questa nuova rete, porteremo la cultura a Forlì per dodici mesi all’anno, creando un museo allargato che non sia solo un luogo di conservazione del patrimonio artistico.
Daremo vita ad un nuovo strumento per vivere l’arte quotidianamente, rendendola comprensibile, accessibile e stimolante.
Vorrei che un giorno la cittadinanza forlivese chiedendosi “Che cosa facciamo oggi?” potessero rispondere: “Andiamo al SAN!” sapendo di trovare delle proposte di qualità, qualunque sia la loro esigenza specifica.
Stiamo cambiando Forlì attraverso la cultura e queste iniziative ne sono la prova.
La nostra città ha tutti i requisiti per diventare un punto di riferimento per la cultura in Emilia-Romagna: li ha sempre avuti, ma nessuno ha mai voluto investire su di essi.
La nostra amministrazione crede invece che la cultura sia uno dei motori principali di sviluppo di una città, ed è anche grazie a questo progetto che costruiremo una Forlì più bella, più solida e più competitiva.
L’arte, declinata in tutte le sue forme attraverso tutti i suoi linguaggi, ci fa crescere e ci rende delle persone migliori, più felici e più consapevoli.
E vogliamo costruire uno spazio proprio per garantire questo.
I luoghi identitari della cultura a Forlì
La nostra città possiede dei luoghi fortemente identitari a livello culturale, radicati nella memoria storica della cittadinanza e non solo.
Il SAN Domenico, il SANtarelli, SAN Giacomo e SAN Sebastiano rientrano a pieno merito in questa categoria.
In passato l’arte e la cultura hanno sempre abitato questi luoghi, rendendoli parte della memoria storica della città.
Nessuna amministrazione precedente, però, ha voluto valorizzarli, rinnovarli e inserirli in un progetto più ampio e di lungo periodo.
Vogliamo riaprire quel dialogo quotidiano che è sempre esistito tra chi vive la città e la cultura: un dialogo quotidiano, comprensibile e indispensabile.
Quello che vogliamo fare noi è proprio questo: ridare a questi luoghi una dignità persa, soprattutto dal punto di vista culturale, investendo su di essi come nessuno ha fatto prima.
Il rinnovamento culturale che stiamo portando avanti passa proprio da qui: dare una nuova luce a quello che abbiamo, con iniziative utili, concrete, aperte e quotidiane.
Progetti come il SAN ci permetteranno di restituire dei luoghi alla cittadinanza intera e di costruirne dei nuovi per i turisti.
Intendiamo questi luoghi come piccoli tasselli di un mosaico: preziosi se presi singolarmente, unici se riuniti in una grande rete comune, che è proprio quella che vogliamo costruire.
La varietà delle proposte culturali del SAN
Il SAN sarà così un luogo in cui poter trovare una grande varietà di proposte culturali, in grado di valorizzare lo spazio scelto e che, a loro volta, saranno valorizzate dallo spazio stesso.
Le iniziative di ogni singolo luogo saranno così raggruppate in questo unico grande contenitore, costruendo unica stagione culturale suddivisa in diverse sedi e declinata in linguaggi differenti.
Questi luoghi offriranno ad ogni tipo di pubblico la possibilità di trascorrere del tempo di qualità e di stimolare la propria crescita e curiosità, grazie ad un’offerta culturale variegata, continua e accessibile.
Il San Giacomo ospiterà eventi e mostre, il San Sebastiano si concentrerà sull’arte moderna e del territorio, il Santarelli avrà un focus sull’innovazione digitale e sul Novecento e il San Domenico rimarrà il polo culturale che già è.
Sarà possibile esplorare tutti i linguaggi dell’arte, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla musica, senza escludere la letteratura, la danza, il cinema e l’architettura.
Questi quattro grandi contenitori si riempiranno di una varietà di contenuti di altissimo valore, andando a creare la proposta unica del quadrilatero della cultura a Forlì.
Il SAN andrà così a soddisfare le esigenze di tutto il pubblico: ogni visitatore e ogni visitatrice potrà trovare quello che cerca, sfruttando tutte le possibilità offerte da questi nuovi spazi.
Sarà uno strumento utile, pensato per essere utilizzato in modo semplice e quotidiano, che favorisca la crescita di chiunque lo vorrà vivere.
Riapriremo le porte dell’arte e della cultura, creando una condivisione delle conoscenze che possa essere a disposizione e al servizio della città intera.
Quindi #vediamocialsan e viviamo la cultura della città!