Devo dire che ho un’idea abbastanza contraria alle Farmacie “Comunali”. Cosa servono ad una città come Forlì? In una Città/Paese che ha anche il canale delle Farmacie “Private” e che funzionano egregiamente che senso hanno. Diverso sarebbe il caso di un piccolo paese di montagna dove una farmacia privata non fosse presente. Allora la “farmacia comunale” è un servizio necessario che può servire. Ma a Forlì? Che senso ha? I prezzi sono esattamente gli stessi e grossi vantaggi per il cittadino non ce ne sono, allora perchè tenerle? Perchè producono un utile, e allora ha un senso, ma no di certo per i servizi, che alla fine sono esattamente gli stessi, con gli stessi prezzi delle farmacie private.

L’aspirina, o una qualunque medicina NON costa di meno in  una farmacia piuttosto che un’altra, che sia comunale o privata profit. E allora?

In ogni caso, di certo, non è un caso di “malasanità”. Anzi. L’azienda funziona, è anche in leggero utile, (si consideri però che il presidente, ex manager di livello, è un volontario non retribuito: se dovessimo pagarlo quanti sarebbero gli utili?) e ha una governance seria e competente.

Quindi è un patrimonio per l’intera città che può sempre scegliere di tenerselo o meno, ma di certo non si può dire che NON abbia creato valore.

Agenda

ore 10,00 – Partecipo e intervengo alla presentazione del Bilancio Sociale di ForliFarma Spa, la società di proprietà (indirettamente) del Comune di Forlì che gestisce (devo dire con successo) le Farmacie Comunali.ore

12,30 – Incontro con il Direttore Generale di Serinar, Dott. Fabrizio Abbondanza. Serinar è il consorzio che ha dato vita all’università a Forlì, e di fatto è l’ “ufficio università” del Comune di Forlì.

ore 14,00 – Incontro con l’architetto Alessandro Lucchi, che ha lavorato (e lavora) presso il Museo San Domenico (e non solo)

ore 16,00 – Incontro con il dott. Graziano Rinaldini (Presidente di Formula Servizi), un colosso della cooperazione forlivese. Che lungimiranza e intelligenza strategica.