Palazzo Albertini e la Collezione Verzocchi

Palazzo Albertini Verzocchi
Il patrimonio artistico di Forlì non sarebbe lo stesso se nel 1949 Verzocchi non avesse invitato artisti come Guttuso, De Chirico, De Pisis e Depero a realizzare opere confluite poi nella Collezione che prende il suo nome.
Si tratta di un insieme di opere prestigiose regalato alla città da un personaggio fondamentale, che vogliamo valorizzare con tutte le risorse disponibili.
Palazzo Albertini ci permetterà di farlo attraverso un allestimento della Collezione all’avanguardia, con sale immersive ed esperienze digitali in grado di raccontare quest’uomo straordinario in modo moderno con un’innovativa impostazione dal punto di vista museale.
Qui racconteremo anche il Verzocchi uomo, committente, mecenate, imprenditore, pubblicitario e uomo di relazioni, offrendo un punto di vista sulla sua vita totalmente inedito.
Il nuovo progetto scientifico fa infatti evolvere il lavoro svolto fino ad ora con nuovi punti di vista: a Palazzo Romagnoli veniva indagato prevalentemente il biennio 1949/1950 mentre a Palazzo Albertini il racconto di Verzocchi partirà dal 1923 e arriverà alla sua morte, avvenuta nel 1970.
Attraverso il Premio Verzocchi abbiamo voluto compiere un passo in più: attualizzare il discorso iniziato da Verzocchi con uno sguardo sul presente e portarlo sotto i riflettori nazionali.
Le tre nuove opere scelte tramite concorso pubblico non amplieranno la Collezione – che ha un numero ben stabilito di quadri – ma la arricchiranno con un ragionamento sui nuovi temi e sulle nuove forme del lavoro: la sicurezza e lo sfruttamento del lavoro, il personale sanitario durante il Covid, i rider e i giovani precari.
Il raddoppio della superficie espositiva ci permetterà così di dare più spazio alla straordinaria collezione e al suo sviluppo, con un allestimento intensamente rifunzionalizzato dal punto di vista tecnologico e una posizione centrale.
Il Premio Verzocchi e il nuovo Museo di Palazzo Albertini celebreranno e ringrazieranno Giuseppe Verzocchi, un grande uomo che con lungimiranza e passione ha aggiunto un tassello fondamentale al patrimonio culturale di Forlì.

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