Premio Verzocchi: candidature aperte fino al 9 giugno

Premio Verzocchi

Il Premio Verzocchi vuole celebrare un personaggio fondamentale per Forlì e per il suo patrimonio artistico – culturale: Giuseppe Verzocchi.

Nato da una famiglia forlivese, l’imprenditore fu grande amante della cultura e committente d’arte; con generosità, ha investito tempo e risorse per consegnare ai posteri un lascito d’arte e di cultura unico nel suo genere.

Per questa Amministrazione – e questo Assessorato nello specifico – celebrare i grandi personaggi del passato è molto importante, per mantenere viva la memoria di quello che hanno fatto per la città e per la cittadinanza.

Abbiamo istituito il Premio Verzocchi proprio per questo: dare continuità al lavoro iniziato da Verzocchi arricchendo la Collezione da lui donata con nuove opere da esporre nel nuovo Museo di Palazzo Albertini.

È qui infatti che vogliamo spostare la Collezione, realizzando un museo interamente dedicato al lavoro, con al centro questa splendida raccolta e un progetto espositivo all’avanguardia, per raccontare in modo moderno e coinvolgente la vita e l’operato di Verzocchi.

Palazzo Albertini è la sede perfetta per questo nuovo contenitore culturale di Forlì: è capiente (si estende su tre piani!), in fase di riqualificazione ed è centrale, in piazza Saffi, dove verrà attirato il flusso di tutte le visitatrici e tutti i visitatori del San Domenico.

Quella di quest’anno è solo la prima edizione di un concorso (nazionale!) che vorremmo diventasse una ricorrenza, per dare il giusto merito e ricordo a un personaggio così strategico per la cultura forlivese.

Tutti i dettagli del Premio Verzocchi

C’è tempo fino a venerdì 9 giugno per mandare il bozzetto cartaceo dell’opera al Comune di Forlì e con questo partecipare alla selezione.

Successivamente, una commissione di esperti presieduta da Camillo Langone selezionerà le opere che dovranno essere prodotte secondo la tecnica dell’olio su tela con una misura standard di 140 cm per 180 cm senza cornice.

Rimanendo coerenti con la produzione artistica commissionata da Verzocchi, le opere dovranno rappresentare tematiche attualissime e ancora oggi poco rappresentate.

Sicurezza sul lavoro, riders, attività in smart working, sanità in situazioni emergenziali, food truck e cibo di strada: al giorno d’oggi, il tema del lavoro corre anche su queste strade, e noi vogliamo dare loro una nuova luce per valorizzarle.

Ai tre vincitori decretati verrà poi commissionato il quadro da realizzare e verrà inoltre corrisposto un premio-acquisto di € 4.880 che permetterà al Comune di esporre le opere a Palazzo Albertini all’interno dell’allestimento dedicato alla Collezione Verzocchi.

Le tre opere finaliste, inoltre, faranno parte di una pubblicazione dedicata a cura di Camillo Langone, curatore della rassegna.

Chi era Giuseppe Verzocchi

Giuseppe Verzocchi è stato un grande filantropo per la città di Forlì: nato a Roma nel 1887 da una famiglia forlivese, visse in Liguria, Gran Bretagna e Milano, dove morì nel 1970.

Progettò e realizzò uno stabilimento di produzione di materiale refrattario a La Spezia con il socio de Romano e in questo contesto diede vita al marchio che ancora oggi rende riconoscibili le opere della sua Collezione.

Nel 1924 collaborò con alcuni artisti per la realizzazione del catalogo di vendita dei prodotti dell’azienda – la Verzocchi & de Romano – con il marchio “V&D”: il catalogo era intitolato “Veni vd vici – Mattoni refrattari”.

Nel 1949 invitò una settantina di pittori italiani appartenenti a varie correnti artistiche a produrre dei quadri di dimensioni prefissate sul tema del lavoro, versando una cifra di 100.000 lire.

In ogni composizione, su sua richiesta, doveva sempre essere presente il tipico prodotto della sua azienda: un mattone refrattario con il logo “V&D”.

Alla chiamata risposero pittori del calibro di Guttuso, Donghi, Campigli, De Chirico, De Pisis e Depero: ancora oggi, la Collezione rappresenta una testimonianza importantissima dell’arte italiana del metà del Novecento.

Il Primo Maggio 1961, Verzocchi donò la raccolta al Comune di Forlì che l’ha custodita prima nella sua Pinacoteca civica e poi a palazzo Romagnoli, dove è tutt’ora visitabile.

Il Premio Verzocchi e il nuovo Museo di Palazzo Albertini vogliono celebrare e ringraziare questo grande uomo che, con lungimiranza e passione, ha aggiunto un tassello fondamentale al patrimonio culturale di Forlì.

#Forlìcultura

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *