Cultura Forlì Le regole delle feste
Le regole da seguire non sono poche. Spostamenti tra regioni: si o no? Zone gialle che tendono al rosso… Bar e ristoranti aperti sì, ma non più di quattro persone al tavolo, non oltre le 18.
Tante sono le regole, vero.
Per questo ho pensato che l’articolo del Resto del Carlino potesse essere per voi utile per ben schematizzarle.
Abbiamo delle date e delle zone gialle o rosse, a seconda di cosa è consentito oppure no.
Un dato chiave da tenere a mente, e che è l’elemento meno variabile, è il coprifuoco dalle 22 alle 5 che si estende ancora per tutto il periodo natalizio. Ma attenzione: Natale, Santo Stefano e Capodanno si allunga alle sei del mattino.
Da domani fino a domenica sono consentiti gli spostamenti tra regioni gialle. I bar e ristoranti rimarranno aperti fino alle 18, l’asporto fino alle 22.
Tendenzialmente nulla cambia fino al 23 dicembre.
Ma attenzione: da lunedì 21 non ci si potrà più spostare da una regione all’altra.
Ciò vale anche per i giorni che intercorrono tra il 28 e il 30 dicembre, quando si allenta la stretta rispetto ai giorni festivi, e si torna alla situazione precedente: negozi-bar-ristoranti aperti fino alle 18, ci si potrà muovere all’interno della propria regione, se gialla, o del proprio comune, se in zona arancione. Rimane il divieto di uscire dalla regione.
Dove si restringe, allora, il perimetro della nostra libertà di circolazione? Nei giorni prefestivi e festivi.
È chiaro che il perimetro all’interno del quale siamo inizia a serrarsi ulteriormente dalla Vigilia di Natale, dal 24 al 27 dicembre. Il Dpcm lo dice: nei giorni prefestivi e festivi l’Italia tutta entra in zona rossa. Non ci saranno né bar né ristoranti aperti. Grandi pranzi e cenoni non si potranno celebrare con tutti i componenti della propria famiglia, soprattutto se questi vivono in un differente comune. Come sapete, sono vietati gli spostamenti fuori dal proprio.
Unica nota positiva, a mio avviso, è che le messe saranno celebrate e questo ci dà un respiro di sollievo in una morsa così stretta.
Lo stesso vale dal 31 dicembre al 3 gennaio. Sono giorni festivi nei quali si rischierebbe troppo in termini di assembramenti e contagi. l’Italia piomba, dunque, nuovamente in lockdown. Sarà un blocco totale di quattro giorni, che se non rispettato comporta una multa da 400 a 1000 euro.
Dal 4 gennaio l’Italia torna in zona gialla, con l’apertura di bar-ristoranti-negozi. Ma rimangono vietati gli spostamenti tra regioni, anche se gialle.
Credo che a conclusione di quest’anno drammatico possiamo tirare un po’ le somme, e dire che uno degli elementi che più lo ha caratterizzato è stato la riscoperta. Quella degli affetti. Sempre a Natale – rispetto a ogni altro periodo dell’anno – vi è la riscoperta dei legami veri. Quest’anno ancora di più.