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  1. Egregio Assessore prof. Melandri, ho condiviso volentieri su Facebook il post di Forlì Today che riporta la sua intervista in qualità di Assessore della Giunta Zattini e mi permetto di far seguire qui alcune note: 1) Una sensazione piacevole è suscitata da alcuni passaggi che sembrano poter portare l’amministrazione cittadina fuori da quello che Lei definisce il “pensiero unico”. 2) La città, infatti, potrebbe essersi assuefatta alla condizione psicologica di chi si predispone a ricevere le briciole della lauta mensa del “pensiero unico”. 3) Sì, è vero, in città succedono “cose”, “cose” di diversa natura e genere eppure non esiste il brand, “Forlì”: gruppi di amici appassionati di qualche quid o gruppi di iscritti a qualsivoglia entità socialmente o culturalmente utile traducono le briciole ottenute in azioni. 4) Le mostre ai Musei San Domenico hanno risvegliato l’ entità cittadina dormiente e dal 2005 ogni anno si contano, quasi in apnea, le migliaia di visitatori e si pubblicano i resoconti finanziari. Avranno i forlivesi messo a fuoco il proprio “gusto”? Quante migliaia di persone residenti non hanno mai varcato la soglia del Museo durante le mostre? 5) Il piano di “marketing territoriale” che Lei non ha trovato è una “presenza rumorosa” fatta di tutte le “cose” di cui più sopra. 6) Seppure forlivese residente, e da sempre attiva in iniziative relative al sociale, durante gli studi universitari, e in seguito orientata a turismo, cultura (progetti editoriali complessi su committenza e giornalismo indipendente) ed eventi, sono entrata nella vicenda cittadina contemporanea dalla beneamata porta di servizio. ( infatti, nel 2006 mio marito Giovanni Vestrucci, già da anni consulente marketing e formazione presso Confcommercio Ascom Cervia/Milano Marittima) ideò e propose al presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi Avv. Dolcini una innovativa Convenzione per promuovere le mostre d’arte presso gli albergatori della costa: distribuzione dei materiali promo, organizzazione di eventi specifici come l’Anteprima nazionale e ancora l’ideazione di tour che dalla mostra conducevano nell’ entroterra romagnolo i turisti in soggiorno negli hotel. E così abbiamo reso un servizio alla maggiore iniziativa culturale in Forlì, ma ci siamo allungati, per così dire, strutturando itinerari guidati in Romagna, come al Museo Interreligioso di Bertinoro e anche al comparto del Razionalismo , leggi “Atrium” , perché i turisti in soggiorno sulla costa non sono tutti e solo amanti del trio “sand, sea and sun” 7) Avendo iniziato nel 2012 la mia personale formazione per la comunicazione sui canali social (i #newmedia), ho potuto , credo per prima in Romagna, realizzare la promo-comunicazione sui SocialMedia di queste attività tra cultura e turismo e dal 2016 ho ottenuto di realizzare la comunicazione digitale delle mostre stesse della Fondazione. E qui mi avvicino, come praticante, al suo magistero per il fundraising, poiché per molte delle attività di cui sopra si è dovuto ricercare, individuare e persuadere un qualche sponsor istituzionale o privato. Sono stata, invece, io stessa donor, ma solo del mio tempo e delle mie skills di writer, con due pubblicazioni, a favore di Benedetta Bianchi Porro (1985/86) e delle Sorelle Clarisse del Monastero in San Biagio (2001). La mia “digital presence”: su Twitter :@lavestru; su Instagram @lauravestrucci ; su Linkedin http://linkedin.com/in/laura-v-1b5009150 ; su Facebook https://www.facebook.com/laura.vestrucci.9.
    Ringrazio per la cortese attenzione. Buon proseguimento e molto successo. Cordialmente. Laura Vestrucci

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