Buon Natale!

L’arte e la cultura devono essere libere.

Quando ero alle elementari, nella classe vicino alla mia ce n’era una che noi bambini, con la cattiveria che solo i bambini a volte hanno, per il loro non comprendere fino in fondo gli effetti delle parole, definivamo la “classe dei mostri”.

Era la classe “differenziata”. In quella classe si mettevano, isolati dagli altri, tutti i bambini con disabilità, fra cui anche qualche figlio di contadino, semplicemente un po’ meno abituato a parlare degli altri.

Quello era lo stile di allora. Identificare una classe, non come bambini in quanto tali, ma solo rispetto alle caratteristiche che avevano.

Era la prassi, oggi mi si stringe il cuore a ripensare a loro. La società civile, le associazioni di genitori di quei bambini e di altri, hanno lottato perché non ci fossero discriminazioni, e abbiamo vinto, per fortuna non capita più.

Ecco, io vorrei che non capitasse più per tutti, adulti e bambini.

Ho ricevuto dal nostro Sindaco Zattini, l’onore di occuparmi della cultura di Forlì, ma la cultura non è solo nelle sale dei musei o nelle pinacoteche, la cultura e l’arte, prima di prendere la forma di un’opera, o di una poesia è dentro il cuore e la mente di una persona.

Come forse saprete mi occupo da tantissimi anni di ricerca fondi per il settore nonprofit, un mondo pieno di energia fatto di persone che cercano di riportare equilibrio tra il forte e il debole, mettendosi a fianco di quest’ultimo, un mondo bellissimo che non ragiona con le logiche della forza e dell’aver ragione a tutti i costi, ma con la compassione intesa non come pena, ma come “cum patior” – soffrire insieme, quindi capire l’altro, e mettersi al suo fianco, non guardandolo dall’alto.

Ho conosciuto tante persone in questi anni, che lavorano dentro le associazioni o che ne beneficiano, e ho sempre pensato di essere un uomo fortunato, perché ho sempre fatto il lavoro più bello del mondo!

Posso dirvi personalmente che non esiste al mondo un’opera d’arte, un capolavoro anche solo minimante paragonabile all’umanità nel suo complesso, in tutte le sue sfumature, in tutti i suoi equilibri, differenze, e il concatenarsi di pensieri e culture.

L’essere umano è quindi arte e cultura, si, ma a patto che queste non siano né di una parte né dell’altra, né di destra, né di sinistra…l’arte e la cultura devono essere libere!!

Questo un po’ ce lo stiamo dimenticando, e io non voglio! perché la vera cultura è solo quella che ha il coraggio di pensare e perché no….di criticarsi e criticare, e anche di sbagliare!

Ma non sarà mai quella che si veste di luoghi comuni imposti, che non dialoga, che non chiede spiegazioni, che non cerca di capire da dove arrivi un’azione e una parola, e invece ti attacca una categoria addosso, e quello rimani a prescindere da chi sei e cosa fai!

Questo è l’opposto della cultura, e troppe persone hanno sofferto e pagato con la vita nel secolo scorso, e purtroppo anche in questo, per appartenere alla categoria che i cosiddetti “giusti” consideravano “sbagliata”.

Pasolini nell’ultimo discorso che aveva preparato prima di essere ucciso, diceva che in Italia ci sarebbero stati “nuovi chierici, che avrebbero usato certe parole per imporre dei luoghi comuni”.

Ed è quello che sta avvenendo da troppo tempo non si può discutere di certe cose, hanno sempre ragione i cosiddetti uomini di cultura.

Alessandro Manzoni diceva che il “sugo della storia lo capisce il popolo, lo capiscono Renzo e Lucia”, è proprio così, non c’è bisogno di avere tante lauree o titoli professionali altisonanti, basta il buon senso, tutti, a prescindere dal titolo di studio o dalla professione possono capire cosa sia giusto o sbagliato.

Sembra invece che in questa città, ci siano troppi pensatori che invece vogliono spiegarci come sia giusto vivere così non dobbiamo usare la nostra testa, io invece vi chiedo di farvi le vostre opinioni, di darmi anche contro, ma pensate autonomamente, io e i miei colleghi assessori siamo sempre qui per parlarvi, ed ascoltarvi, fino a ieri eravamo cittadini come voi, e oggi siamo ancora gli stessi!

La cultura è questa, non ragionare solo per luoghi comuni.

Buon Natale a tutti!

 

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