L’accesso alla cultura è un diritto per qualcuno in più… grazie al centro Diego Fabbri e San Crispino

Oggi sono sto invitato ad una presentazione di un’iniziativa che mi ha reso orgoglioso due volte, come professore nell’ambito nonprofit e come assessore alla cultura!

Sono stati messi insieme, un importante marchio del territorio San Crispino, il principio fondamentale per cui l’accesso alla cultura è un diritto di tutti, e l’importante progetto del centro Diego Fabbri, il quale ha creato TEATRO NO LIMITS per garantire questo diritto agli spettatori non vedenti e ipo-vedenti.

Alle persone con questo tipo di disabilità viene permesso di essere tra il pubblico, dotandoli di cuffie wireless, attraverso le quali una voce narrante accompagna gli utenti durante tutto lo spettacolo, inserendosi nelle pause della recitazione.

L’audio-descrizione rende “visibili” scene, costumi e movimenti degli attori, cioè quei particolari silenziosi che permettono al pubblico con disabilità visiva di assistere pienamente allo spettacolo.

San Crispino, un’importante realtà forlivese nell’ambito del vino, ha deciso di devolvere parte del ricavato delle sue vendite a questo progetto.

Questa è un’operazione bellissima, bisognerebbe farne a non finire a Forlì e in qualsiasi altra città, perché questa è l’idea per cui un’azienda profit non faccia semplicemente il suo business, dando lavoro e creando benessere alle famiglie,  mettendo in moto il territorio, ma che oltre questo, restituisca ricchezza sociale.

Si suppone che la prima operazione simile a questa sia stata a Londra circa 80 anni fa, dove c’era un pizzaiolo che per aiutare Venezia che aveva subito un’inondazione, fece la famosa pizza Venice, con cui chiedeva di pagare 50 cent in più che sarebbero andati alla città di Venezia, nacque così il marketing legato alla causa.

Dopo la famosa pizza Venice, c’è stato il recupero della statua della libertà da parte di american express, che donò un centesimo di ogni transazione per ristrutturare la statua della libertà.

Se ogni azienda mettesse uno o più centesimi delle loro transazioni commerciali a sostegno del sociale o del territorio, sarebbe per loro una relativa piccola spesa e una grande ricchezza per queste iniziative.

Quindi non posso fare altro che ringraziare il presidente del centro studi Diego Fabbri e l’azienda San Crispino!

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