Forlì ha un Miglio Bianco da candidare all’Unesco

Miglio Bianco, viale della Libertà, Forlì

Con l’assegnazione definitiva dell’incarico per i lavori di ristrutturazione dell’Ex Gil (le chiavi del cantiere saranno consegnate all’azienda vincitrice proprio oggi!) e l’imminente partenza del progetto di valorizzazione culturale di più spazi su viale della Libertà, posso svelare un sogno cardine nella mia visione di Forlì del futuro che spero si possa realizzare una volta ultimate le attività di riqualificazione: candidare quello che ho simpaticamente e un po’ prosaicamente definito “Miglio Biancocome Patrimonio Mondiale dell’Umanità all’Unesco.

Cos’è il Miglio Bianco?

È quel viale che, partendo dalla Stazione Ferroviaria e arrivando fino al Parco della Resistenza, si illumina di bianco grazie al marmo di travertino usato per costruire gli edifici che lo abitano, tipici del periodo razionalista.

In più, il nome ha un respiro internazionalista: si ispira infatti al Miglio d’Oro (o Miglio dei Musei) di New York, il lungo viale sulla Quinta Strada che ospita una decida dei musei più importanti della città, come il MET, il Guggenheim e il Museo del Barrio.

Ho vissuto all’estero per diversi anni ma Forlì è la mia città, dove affondano le mie radici e dove so di appartenere: credo, però, che meriti di più e voglio dare una spinta a questo miglioramento utilizzando la cultura, che considero un grande strumento di crescita e un importante motore di sviluppo.

Per questo sto lavorando quotidianamente per mettere in atto una vera e propria rivoluzione spinta dalla cultura e che possa rendere Forlì più bella e più grande e oggi voglio raccontarvi il primo dei quattro assi principali su cui si fonda la mia visione di rinnovamento della città: appunto, il Miglio Bianco e il Razionalismo.

La strategia di rigenerazione che come amministrazione stiamo mettendo in atto passa per la ristrutturazione e la riorganizzazione dei principali contenitori culturali di Forlì, che saranno poi riempiti con contenuti artistici di qualità, dando così un’adeguata sistemazione anche al contributo delle associazioni culturali del territorio, la cui partecipazione ritengo essere preziosa e fondamentale in una futura visione cittadina.

Non solo noi, in quanto Giunta e Amministrazione, ci stiamo muovendo in questa direzione.

Il progetto Artbonus è una legge unica in Europa che permette un beneficio fiscale del 65% su ogni donazione fatta per spazi ad uso culturale.

E’ parte integrante del progetto di rinnovamento urbano e permette la partecipazione di aziende del territorio e cittadini privati al processo di perfezionamento culturale di Forlì, senza pesare troppo sulle tasche dei residenti.

Ed è proprio tra gli edifici del Miglio Bianco – quel tratto di strada che dalla Stazione arriva fino al Parco della Resistenza – che si inserisce uno dei due beni di Forlì ai quali le attività di valorizzazione culturale ed artistica di Artbonus sono rivolte: uno degli edifici razionalisti più rappresentativo di viale della Libertà, ovvero l’Ex Gil.

Le attività di rifacimento del Miglio Bianco sono già state avviate per il recupero del monumento di piazzale della Vittoria e il restauro della parte storica del parco della Resistenza.

L’Ex Gil ospiterà invece il Nuovo Auditorium “Città di Forlì” Sala della Musica.

Dopo l’approvazione del progetto esecutivo e la presentazione della pratica all’Unità Sismica e alla Soprintendenza Archeologica nel luglio 2021, è stato affidato l’incarico di progettazione definitiva esecutiva e di direzione dei lavori strutturali all’ingegnere Alberto Gentili.

Le attività di riqualificazione partiranno ad Aprile di quest’anno e speriamo di inaugurare la nuova struttura con la stagione musicale 2023-2024; al momento i tecnici stanno svolgendo gli ultimi sopralluoghi e le ultime verifiche.

A ristrutturazione ultimata, l’Auditorium potrà contenere 400 posti (324 in platea e 76 in galleria) e una buca per l’orchestra che, al momento del bisogno, potrà elevarsi fino ad ospitare 40 elementi, espandendo e allargando il palco.

I camerini per gli artisti e i servizi per i musicisti saranno realizzati nei seminterrati sotto alla platea mentre la sala ovale, visibile su via Borghetto Accademia, ospiterà il foyer del teatro, che sarà anche dotato di un piccolo bistrot.

Viale della Libertà, vedrà invece un massiccio miglioramento che lo renderà più funzionale – grazie a una pista ciclabile e a nuovi marciapiedi e manti stradali – e più bello – con arredi urbani, alberi, aiuole e un aggiornato sistema di pubblica illuminazione.

One Comment

  1. Mi sembra un progetto bello e ambizioso!! Finalmente un Assessore ed un Giunta che ha messo la parte la ” damnatio memoriae” del ventennio e che vuole rivalutare lo stile razionalista mediterraneo , bello, monumentale e metafisico, che è una caratteristica della città di Forlì

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