Una sconfitta per tutti. Dopo teatri e cinema anche musei e biblioteche

Il nuovo Dpcm che entra in vigore da oggi, venerdì sei novembre, ha decretato la chiusura anche di musei e biblioteche.

E’ deludente vedere come, poco a poco, i luoghi di cultura si stanno spegnendo: prima cinema e teatri, ora tocca ai musei e alle biblioteche.

Come, infatti, ho già ribadito: “La chiusura di musei, monumenti e biblioteche è una sconfitta per tutti.”

Il punto sul quale voglio insistere è che il mondo della cultura ha trascorso un’intera estate cercando di adeguarsi ai protocolli di sicurezza, spendendo risorse in termini di  energia e denaro. Dopo una lieve riapertura, durata molto poco, deve fare nuovamente i conti con la sospensione delle sue attività. 

Il peggio è questo: prima si è dato loro un barlume di speranza, ma che è stato immediatamente spento con questo nuovo atto amministrativo.

Ho detto che la chiusura di musei e biblioteche è una sconfitta per tutti, ci credo in questo. E’ stata una débâcle sia per chi ne fruisce sia per chi lavora in questo settore.
Mi rammarico del fatto che la cultura sia posta in secondo piano o, talvolta, considerato come un settore sacrificabile. La cultura è, invece, la linfa della nostra società, e in questo periodo di emergenza erano state prese le misure necessarie affinché tutti potessero fruirne senza danni.

Penso ai giovani che non possono più frequentare le biblioteche. Agli adulti che non potranno più trascorrere un sabato pomeriggio al museo coi propri figli. Credo che sia stato tolto a tutti un settore fondamentale che consente la creazione di socialità, e ripeto ancora, in totale sicurezza.

Non ci resta che aspettare il tre dicembre, data presunta di abrogazione del decreto. Spero in un miglioramento della curva dei contagi, e nella maniera più sincera auspico una riapertura del mondo culturale, perché tutti ce lo meritiamo. Voi lavoratori, e voi spettatori.

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