La Cultura a Forlì vive un nuovo protagonismo: quello dei suoi cittadini

Cultura a Forlì

Cultura a Forlì

Vi è un cambio di paradigma nelle relazioni fra soggetti culturali e Comune, soprattutto nelle modalità con cui l’assessorato si è posto in relazione con esse passando dal ruolo di organizzatore diretto di iniziative, a quello di coordinatore, ma soprattutto “abilitatore”, direi “valorizzatore” delle energie presenti sul territorio.

Questo metodo di governo ha favorito un nuovo protagonismo dei soggetti culturali forlivesi e i cittadini stessi che si sono sentiti parte di un processo di riscoperta e cura della città e della sua vitalità creativa.

In questo contesto, quattro sono gli obiettivi principali:

  • Cultura a Forlì – Mettere insieme.

L’ambiente culturale forlivese è costituito da tanti soggetti che ne garantiscono varietà e qualità.

Valorizzare la molteplicità di questo sistema e mettendo in rete tutte le componenti è stato un’asse portante del mio lavoro.

L’assessorato alla cultura deve svolgere un ruolo di cabina di regia garantendo l’autonomia progettuale di istituzioni operatori e mediando relazioni o possibili conflitti.

Questo approccio favorisce la costruzione di reti tra realtà culturali che vivono così la loro complementarità come fattore di vantaggio e non di competizione.

La creazione di due network fra le scuole di musica private (Comitato Forlì Suona) e fra i soggetti culturali che producono il “contemporaneo” (Comitato Forlì Soglie), ne è l’esempio più evidente.

  • Cultura a Forlì – Promuovere la partecipazione.

L’offerta culturale deve impegnarsi a stimolare la città a essere protagonista a sperimentare vie d’uscita dalla demarcazione fra produzione e fruizione a coinvolgere i cittadini in realtà culturali come parte attiva di una rinascita collettiva.

Il grande successo dell’Arena Estiva San Domenico frutto della programmazione e collaborazione con oltre 50 organizzazioni della cultura forlivesi, è un esempio di questo impegno.

  • Cultura a Forlì – Piena collaborazione pubblico-privato.

Ossia attuare politiche culturali in cui amministrazione comunale e soggetti privati concorrono a garantire la missione pubblica dell’offerta culturale.

Questo autentico patto tra pubblico e privato attraversa azioni e programmi quali la gestione di spazi, la realizzazione di eventi insieme.

I contributi economici annuali e triennali a sostegno della cultura ne sono un esempio.

  • Cultura a Forlì – Portare Forlì nella mappa delle “città della cultura”.

Un obiettivo di lungo termine avviato soprattutto grazie alla spinta propulsiva delle Grandi Mostre organizzate dalla Fondazione della Cassa.

In questo senso stiamo realizzando il nuovo Auditorium della Musica (ex-Cinema Odeon), il Museo della Ginnastica, i Musei del Volo, il pieno recupero del Razionalismo, la sistemazione della Rocca con le nuove sedi delle associazioni rinascimentali, la valorizzazione di Saffi e del Risorgimento, il recupero del Palazzo Albertini al cui interno porremmo la straordinaria Collezione Verzocchi, e altro ancora.

Dopo la crisi della pandemia, in cui la cultura è stato uno dei settori più colpiti possiamo a buon ragione, affermare che nei prossimi anni, ci sarà un significativo aumento di qualità e quantità della sua offerta culturale.

La reputazione di Forlì è già cresciuta, ma crescerà ancora.

https://www.facebook.com/AssessoreValerioMelandri

assessore.melandri@comune.forli.fc.it

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