Dopo due anni di sofferenza, la pandemia è finalmente finita per i Musei di Forlì.
Questi straordinari contenitori culturali stanno vivendo una stagione felice e prospera.
Tra risonanza mediatica e grandi numeri di visitatori, le istituzioni museali cittadine si stanno riprendendo a gonfie vele.
Lo hanno dimostrato i sold-out a tutti gli eventi museali organizzati nel 2022.
Da “La Domenica al Museo” alla “Notte Europea dei Musei” di sabato 14, sino alla rassegna “Un’Opera al Mese”.
Lo hanno ribadito i primi 8mila visitatori della Mostra “Maddalena – Il mistero e l’immagine” a nemmeno tre settimane dall’apertura.
E lo ha confermato la presenza della grande mostra al San Domenico in programmi televisivi in onda su reti nazionali, come “Le parole” su Rai3, “Artbox” su La7 e lo speciale su SkyArte.
L’importanza dei Musei per la nuova Forlì
Si è celebrata proprio mercoledì 18 maggio la Giornata Internazionale dei Musei, la ventiquattrore che omaggia le strutture museali.
L’iniziativa ha sottolineato quest’anno quanto i musei possano cambiare il mondo.
Un potere in cui credo anche per il rinnovo di Forlì.
Stiamo provando a rendere la città più bella, più grande e più forte.
Questi spazi sono un elemento imprescindibile di questa rivoluzione cultuale.
Ci forniscono degli strumenti fondamentali per la costruzione di una visione d’insieme sulla storia e di un punto di vista critico sull’arte.
Le scoperte che facciamo in questi luoghi non sono simili a nessun’altra esperienza.
Ci permettono di conoscere il nostro passato e di acquisire stimoli nuovi per aprire le nostre menti, due importantissime attività per la realizzazione del futuro.
I musei sono dunque parte fondamentale e preziosa del nostro tessuto sociale e della nostra coscienza culturale.
Perciò dobbiamo prendercene cura e valorizzarli.
Lo abbiamo fatto con la rivalutazione dei Giardini dei Musei San Domenico. Con il biglietto unico per la Mostra “Maddalena – Il mistero e l’immagine” e le Collezioni Civiche permanenti del Museo di San Domenico e al Museo Civico di Palazzo Romagnoli. Con i progetti di restauro di Palazzo Albertini e Villa Saffi.
Una delibera per rendere più efficienti i Musei di Forlì
Ma tutto questo non ci è bastato.
Abbiamo voluto lavorare per migliorare ulteriormente la situazione, in un’ottica di lungo periodo.
In cui il servizio museale sia impeccabile per i visitatori, sostenibile per l’Amministrazione e solido per i suoi lavoratori.
La macchina museale ha delle specificità e delle peculiarità proprie che la rendono un’istituzione tanto unica quanto delicata.
Il sistema-museo necessita inoltre di un adeguamento e di un’evoluzione per quanto riguarda la normativa di settore.
E di strumentazioni utilizzate nell’esposizione delle collezioni: l’apertura al digitale e all’interattività sono oramai imprescindibili.
Come si è visto nelle ultime, floride, settimane, il pubblico dei musei diventa sempre più ampio.
Rende indispensabile una gestione puntuale in grado di soddisfare le crescenti richieste dei visitatori.
Abbiamo perciò approvato una delibera con oggetto “Servizi integrativi presso i Musei Civici di Forlì – Indirizzi per l’affidamento della gestione”.
Per garantire alti standard di qualità del funzionamento e dell’efficienza di un servizio così complesso, il Comune necessita di portare avanti l’affidamento all’esterno della gestione dei Musei.
Agendo con velocità a causa dell’imminente scadenza dei contratti degli attuali operatori economici.
Da questa necessità è nata quindi la proposta della Giunta di affidare ad un unico gestore – per tre anni, rinnovabili poi per altri tre – il coordinamento delle seguenti attività:
servizio di addetti all’accoglienza, sorveglianza, custodia e alla biglietteria negli spazi museali;
servizio di biglietteria e prenotazione on line dei titoli d’ingresso dei musei;
servizio di gestione della control room per il presidio tecnico del complesso museale San Domenico;
servizio di vigilanza notturna;
servizio di monitoraggio microclimatico degli spazi espositivi del complesso Museale San Domenico;
servizio di Responsabile Tecnico addetto alla Sicurezza.
Nel pieno rispetto della normativa del Codice dei Contratti Pubblici, la procedura di gara sarà unica e l’importo a base di gara è fissato in € 1.914.713,8, al netto di IVA.