Aurelio Saffi è stato un personaggio fondamentale per questo periodo storico e con il restauro della Villa che ha ospitato gli ultimi anni della sua vita abbiamo voluto cominciare un percorso per valorizzarlo come uomo e come politico.

Abbiamo con interventi di manutenzione che hanno interessato il parco, i soffitti, i solai, i vialetti, le recinzioni e l’impianto di illuminazione, tinteggiando gli ambienti e restaurando i decori pittorici delle stanze.

Successivamente abbiamo riqualificato la zona della Casa del Custode, riqualificando gli impianti in vista di un futuro allestimento per spazi espositivi e museali.

Per una ristrutturazione completa occorrerà ristrutturare la casa colonica, quella che era la scuderia e il giardino storico, dove ancora oggi resiste un maestoso e antichissimo cedro del Libano.

Villa Saffi ha un potenziale enorme per la nostra città, e non solo.

Ad oggi è una casa-museo di proprietà del Comune, aderisce all’Associazione Nazionale “Case della Memoria” ed è stata recentemente inserita dalla Regione Emilia-Romagna nella rete “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”.

Abbiamo iniziato a restaurarla avendo un obiettivo bifronte, per farla risplendere da tutti i lati possibili.

A livello locale, Villa Saffi è perfetta come spazio ad uso del quartiere, prestandosi a realtà territoriali per organizzare eventi culturali e momenti di aggregazione.

Allargando lo sguardo, la Villa potrebbe diventare un nuovo polo museale di importanza nazionale, valorizzando il ruolo di Saffi e di Forlì nella storia del Risorgimento italiano.

Villa Saffi è infatti un luogo di una bellezza stupefacente che può raccontare la Romagna di fine Ottocento in modo sincero e concreto, con arredi, cimeli, libri e opere.

Le nostre radici storiche, politiche e culturali sono fondamentali per costruire una Forlì del domani forte e all’avanguardia.

Operazioni come il restauro di Villa Saffi le tengono vive e salde nella nostra memoria.